La cefalea tensiva è una tipologia di mal di testa, probabilmente la più diffusa. Deve il suo nome alla tensione, appunto, e all’affaticamento dovuti a una contrazione involontaria dei muscoli delle spalle, del collo, della nuca, della fronte e delle tempie. È particolarmente diffusa tra le persone che tendono ad assumere, da seduti, una posizione scorretta, sbilanciata in avanti, che porta a un irrigidimento dei muscoli del collo e della testa al fine di trovare l’equilibrio ideale. Anche eventuali problemi all’articolazione della mandibola e un ritmo sonno-veglia tutt’altro che regolare rientrano tra i fattori scatenanti la cefalea tensiva.

Non è da sottovalutare nemmeno l’ipotesi di cause neurologiche, alla sua origine: alcune disfunzioni cerebrali possono infatti abbassare la soglia di tolleranza del dolore e dello stress.

La cefalea tensiva è però associata soprattutto ad ansia, depressione e stati nervosi, che a ben vedere fanno della cefalea tensiva un disturbo psicosomatico.

Ma al mal di testa lieve e persistente tipico della cefalea tensiva, che si avverte dopo il risveglio, sulla nuca, sulla fronte e le tempie, quando non addirittura su tutto il capo, esistono dei rimedi.

Intanto, uno stile di vita adeguato e qualche accorgimento.

Come l’attenzione nei confronti del ritmo sonno-veglia: non importa dormire tanto o dormire poco; quel che più conta è assecondare le esigenze del proprio corpo, garantendogli la giusta dose di riposo. Poi, cercare di organizzare la propria giornata: un quadro completo di quello che si avrà da fare aiuterà a ridurre l’ansia. Evitare inoltre, nei limiti del possibile, contesti che provocano nervosismo e tensione, sia in famiglia che a lavoro, e ritagliarsi piuttosto dello spazio per sé, da dedicare a ciò che più si preferisce. In questo senso lo sport può essere un buon alleato, anche perché ha la capacità di regolare i ritmi biologici.

E oltre ai consigli di natura pratica, esistono ben altri rimedi, di natura farmacologica, alla cefalea tensiva. Per i quali non si deve mai prescindere da un consulto medico.

L’assunzione di analgesici e antinfiammatori non steroidei è indicata nel trattamento della cefalea tensiva che si manifesta in forma lieve o moderata: il paracetamolo e l’ibuprofene, per esempio, riducono la frequenza degli attacchi.

I miorilassanti hanno invece l’effetto di ridurre la contrazione muscolare, mentre capita che vengano prescritti degli ansiolitici se il mal di testa compare in concomitanza a stati d’ansia o a episodi depressivi.

Anche un percorso di terapia cognitivo-comportamentale ha una sua efficacia nel contrastare la cefalea tensiva, come del resto i trattamenti che prevedono l’uso di elettrodi per sciogliere la tensione muscolare, o la massoterapia. Senza dimenticare lo yoga e le tecniche di rilassamento simili, da annoverare anch’esse tra i rimedi alla cefalea tensiva.

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